mercoledì 19 settembre 2012

17.30

scemo e più scemo!
Nuovo attributo del giro pomeridiano.
Sono in leggero anticipo e memore che la scorsa settimana si sono infilati in una buca con arrotamento di un po' di ciclanti, mi incammino lungo il percorso per evitare spiacevoli disastri.
Vengo raggiunto sul ponte prima di Motta...
Il gruppo è sempre numerosissimo... e davanti sempre i soliti, anche se il buon Marziano é parso un po' appannato...
La media é sempre velocissima, la storia di battere il record ha eliminato l'ultimo barlume di ragione nei pochi che forse ne avevano un po'...
E' vero, vige la regola che il giro dei manetta non é una prescrizione medica, quindi, spiace per il botto, ma se uno ha già le "lampadine" accese a Noviglio é meglio che si stacchi e rientri con il proprio passo...
Ritornando alla cronaca il gruppo prosegue in trance lungo il percorso...
Fallavecchia a tuono, proiettati verso Morimondo...
Discesa nel "cavatappi" e via verso Ozzero...
A Caselle il solito pericolo della Beta (SCEMO) prova a fare un mucchio per infilarsi tra i primi e le auto che sopraggiungono...
Mi porto davanti e via veloci per il rientro...
Cambi regolari e qualche menata dell'unico che poteva contendere i record di Mercx...
Rosate in un attimo e via verso Vigano, anche qui, un rallentamento provoca un bello spavento e forse una caduta...
Davanti si rallenta un po', ma dopo le rassicurazioni dei ritardatari si accelera di nuovo...
Inglobiamo Pedale&Forchetta prima di Giovanni Rana, dove un altro sveglio della Corbettese (PIU' SCEMO) taglia la strada e non contento rompe anche le palle...
Raccatta la sua dose di improperi e si ammutolisce cercando di stare nel gruppo... altra situazione limite...
Prima di Gaggiano chiudo su un gruppo di fuggitivi inseguito dal pericolo mobile Sabino a cavallo di una bici senza freno dietro e con una specie di rapporto fisso... (trovate voi l'epiteto!)
Si continua sul naviglio a menare il 3 e dopo un cambio arrivo a Trezzano da solo...
Ci si ricompatta grazie alle auto cercano l'ingresso in tangenziale e ci si prepara per la cinghiata finale...
Ultima menata, ma evito la volata...
Chiudo il giro alle 19, all'inizio del tramonto...
Prossimamente si prevederà in taglio della "buca" per evitare di rientrare con il buio, ma sempre con i buoi!!

Ebbene si, domenica...

ritrovo con Canelletor e Vari a Binasco, ma questa volta cambiamo bar.
Caffé al volo e via con i Laky Boyz, direzione Pavia.
Lungo la strada cerchiamo proseliti per le colline, ma senza successo.
A Pavia le strade si dividono e sotto le indicazioni di Angelo (grazie, se no finivamo in tangenziale :-)) ci dirigiamo verso l'oltrepo in compagnia di Fausto, l'unico che é stato folgorato dal giro della scorsa setimana.
Primo cinema in una via di Pavia dove si stava allestendo l'area partenza/arrivo di una gara di duathlon/triathlon, tra un vaffa e l'altro proseguiamo seguendo le indicazioni del Canelletor che incarna lo spirto del Sommo Poeta "non ragioniam di lor, ma guarda e passa"

Abbandoniamo la città e iniziamo ad intravvedere le colline...
Prima del ponte della Becca scorgiamo una maglia Beta all'orizzonte...
E' lui o non é lui... ceeeeerto che é lui, il mitico Lando in compagnia di Ezio...
Si agganciano al treno Arancio capitanato alternativamente dai 2 locomotori di giornata (Angelo e Varix)...
Rispetto alla scorsa domenica decidiamo di modificare il giro e via per la "panoramica"...
i locomotori non si curano della variazione di pendenza e continuano imperterriti con la stessa andatura...
E così ci perdiamo i 2 "vagoni" appena agganciati...
Il resto del treno procede per Montebruciato, Canneto dove ci lascia anche il biondo per problemi di rientro anticipato.
Aspettiamo invano un paio di minuti l'arrivo del Lando, che rincontreremo più avanti, e proseguiamo seguendo Angelo, la nostra lonely planet dell'oltrepo,che ci porta a spasso in lungo in largo facendoci ammirare le bellezze del luogo, peccato per il traffico (assente) e la puzza (del mosto) :-)
Da notare che la gamba risponde bene e, complice la benevolenza dei nostri 2 (grazie anche alle mega uscite del sabato e al duro lavoro in cascina) riesco a non farli aspettare troppo in cima alle salite.
Caffé e vettovagliamento a Montu, dove poco prima il buon Vari a ristabilito le gerarchie con uno scatto velenossissimo, che mi lascia basito.

Il rientro procede con cambi quasi alterni, nota di demerito al nostro Thor Canelletor che tirando da poco prima di Broni MI chiede un cambio a 200 mt dal ponte della Becca... :-)
Si procede spediti e alle 12.12 siamo in uscita da Pavia all'attacco della Pavese, che scorre veloce sotto i colpi di pedale dei nostri...
Arriviamo a Binasco, alle 12.42 in mezz'ora precisa, nonostante una puntura di vespa sul mio polpaccio...

Che dire, grazie ragazzi, 3 il numero perfetto... infatti chiudo, grazie alla crono PV-MI con 30 km orari di media.

Da replicare finche il tempo ce lo consente...

WSR

ovvero weekly summary report. La scorsa settimana é passata veloce come suole fare il manetta del mezzodì.
Lunedì piccola sgambata per verificare lo stato di forma dopo le fatiche del weekend.
Martedì e giovedì riesco ad agganciarmi al gruppo delle 12, specialmente martedì aggangiarmi é il verbo corretto, in quanto mi diliungo un po' troppo per le campagne e arrivo all'appuntamento con quasi 2 minuti di ritardo. Ritardo che cerco di colmare inseguendo il gruppo che appare all'orizzonte. Con il cuore in gola riesco a rientrare prima di Rosate, proprio quando tutti rallentano e se la chiaccherano in relax... fatica boia, vediamola come investimento per l'allenamnto. Il giro scorre come al solito con medie veloci e strappi al fulmicotone... Ringrazio il Canellatore che mi ha graziato sulla via a lui intitolata ad Ozzero! :-)
Giovedì solito copione, con l'unica differenza che mi aggrego per tempo, evitando cronometro della mutua per rientrare.
Sabato relax in attesa del giro per domenica... noi si va in oltrpo, gli altri dopo vari cambi di programma, gareggano a Verona, dove Alberto si riconferma campione Italiano.

lunedì 10 settembre 2012

Domenica di sport e ottima compagnia.

Rapido scambio di sms nella serata di sabato.
Io Alby, Varix e Canelletor deciamo di andare all’appuntamento a Binasco con i Lacchiarella boys e poi vedere come procedere.
Detto fatto, sveglia alle 6.30, ricca colazione e via al recupero della bici. Manco l’appuntamento delle 8.15 a Moirago e mi presento al baretto a Binasco. Il team Beta è in grande spolvero, bevo un caffè in gruppo (Grazie Angelo) e via.
Si parte lungo la pavese che prima o poi asfalteranno… Siamo in tanti, ci pazziamo a centro gruppo e in un attimo siamo a Pavia tra le nebbie…
Qui ci stacchiamo, come da programma, direzione Oltrepo. Accompagnati da un bel sole e sotto i colpi di pedale di Canelletor, per l’occasione ribattezzato Thor, viaggiamo spediti in direzione Broni. Dopo il ponte della Becca, con la locomotiva Vari, superiamo il Biondo dei manetta, che si “sveglia” di soprassalto dal torpore…
Si accoda tosto anche lui e via si affronta Canneto… Avanti gli scalatori che salgono come fossero in pianura… Io sono scortato da Thor che non ha ancora sgranchito le gambe nonostante abbia tirato quasi sempre lui e insieme scolliniamo. Io sono già felice che tornerei a casa, ma gli altri, giustamente, vogliono proseguire, quindi via per la Crocetta… Ovvero, quello in croce sono io… i 4 dell’ave Maria prendono la salita ancora più forte di prima e anche il nostro fabbro della bassa si è sgranchito e sale di buon passo insieme a loro…
Io arranco nelle retrovie cercando di intuite la strada visto che li ho persi di vista in poco più di 3 minuti! Meno male che è un giro d’allenamento e non una gara, quindi in cima ci si aspetta, o meglio… mi aspettano.
Rapida discesa verso Santa Maria della Versa e pronti per un’altra asperità. Saliamo a Montù Beccaria dalla parte un po’ più dura e questa volta sono scortato, almeno per la prima parte da tutto il gruppo… Anche qui, non riescono a tenere il mio passo e complice la “padella” da 53 aumentano e mi staccano in un nanosecondo. Arrivati in cima siamo senz’acqua, quindi scendiamo alla ricerca di una fontana, o per lo meno l’idea è quella… Invece via, si sale ancora per l’ultimo sperone della giornata… di nuovo il Canneto, questa volta dall’altro versante. Vedo in lontananza i miei compagni di avventura e col mio passo li raggiungo in vetta. Si riparte in discesa e si plana dentro la festa dell’uva a Broni. Qui un leggero battibecco con il capo dei “ghisa” non ci ferma dalla nostra siesta e da una buonissima torta di mele con caffè ed acqua (grazie a tutti, é una gara anche per pagare!).
La via del ritorno ricalca l’andata sia come percorso che come locomotore… Il nostro Thor ci porta in scioltezza verso la base supportato da qualche nostro timido tentativo su avvicendamento…
A Casarile Fausto (il biondo) lascia l’allegra compagnia, noi si prosegue diritto. E qui, nel momento del bisogno che si vede l’amicizia… i miei amici dopo avermi strapazzato per tutta la mattinata decidono di non abbandonarmi… e ti tirarmi il collo fino al box… Meno male che uno scooter sulla pavese mi viene in aiuto e a 43 all’ora ci porta verso casa… E qui viene il bello… Il nostro uomo da 50, non contento della velocità espressa dal veicolo a motore, allunga e ci stacca tutti dal bivio di Badile fino all’imbocco della via di casa sua lasciando basiti i tuo centauri… Noi superstiti continuiamo imperterriti dietro allo scooter… Io lascio la compagnia alla nuova rotonda prima di Rozzano cercando la via di casa… Invio un sms al Canellatore chiedendogli di ricordarmi dove abito, ma soprattutto come mi chiamo…
Che dire, rientro con 4h e 50’, 140 km a quasi 30km/h di media. Se il tempo tiene si replica prossimamente, anche con in 2 armigeri mancanti, Zio Spino e Iron Andrea.

Recupero nel finale…

Inizio settimana di picconamento…
Riesco ad uscire giovedì con i manetta delle 17.30
Venerdì scaldo la gamba con quelli delle 12.
Sabato a Trezzano.
Eh si, giovedì cinema, si parte a cannone da subito, gruppo più folto del solito, solite facce davanti e una moltitudine di neofiti al gancio, con tutti i rischi del caso. L’andatura è veloce, a tratti anche troppo con il risultato di spaccare il plotone, salvo poi ricucirlo al primo rallentamento… Si viaggia forte e in poco più di un’ora siamo a Trezzano, salto la volata, mi fermo alla casa dell’acqua e allungo per le campagne chiudendo con 86km.
Venerdì approfitto di uno slittamento d’orario e mi appresento al consueto appuntamento. Gruppo che si infoltisce man mano, ma la musica la suonano sempre gli stessi. Si viaggia allegri, si cambia in 4 o 5 come al solito in attesa di vedere i ciucciaruota che, accompagnati dalla tristezza che li contraddistingue, scattano negli ultimi 500 metri…
Sabato, parafrasando Giacomo nel suo poema il sabato del villaggio…
il manetta va’ verso la campagna in sull’alzar del sole, col suo telaio in carbonio; e reca in mano una borraccia di Sali e maltodestrine, onde, siccome suole, inseguire egli si appresta dimani, al dí di festa, il peloton di Corsico.
In effetti sabato esco trafelato e riesco ad agganciarmi al volo agli ultimi… Con molta sorpresa sul naviglio si viagg ia già oltre i 40km/h e a Gaggiano si aumenta e si arriva da Giovanni Rana con la media vicina ai 50km/h.
View Larger Map Un bell’inizio… il gruppo è già frammentato in vari pezzi… Meno male che verso Rosate ci si calma un pochino e si procede secondo tabella di marcia. Numericamente siamo molti di più rispetto a giovedì, e anche la % di persone al gancio già in ebollizione aumenta… Si rischia il tamponamento ad ogni rallentamento… Davanti a menare le danze un Vari in grande spolvero, che approccia il ritorno sul naviglio a tutta, portandosi dietro solo i più forti. Io mi faccio sfilare a Trezzano per il solito rituale dell’acqua fresca e dello scarico in campagna, non prima di aver salutato Marco e dopo aver fissato l’appuntamento per Domenica, gambe permettendo!

mercoledì 5 settembre 2012

Di nuovo in trincea...

con l'elmetto ben calcato.
Ebbene si, siamo ritornati all'"A"normalità...
dopo la scorsa settimana dove sono riuscito a divertirmi e a fare 400km nonostante le bizze del meteo, sono ripiombato nel baratro del lavoro.
Da sottolineare che le ferie a taluni fanno male e arrivano in ufficio più stressati di prima.
Vediamo se tra una trasferta e l'altra riesco a mettere insieme un paio di ore per una sgambata, se non con la truppa almeno con i miei pensieri.