giovedì 14 giugno 2012

Finalmente manetta

Martedì esco con il gruppo pomeridiano, vado incontro da Gaggiano e mentre percorro la strada in senso inverso incrocio il martellatore della bassa che stanta a credere ai suoi occhi...
Saluti di rito 4 chiacchere e via a tuono dietro al treno guidato del grande Piccola Borraccia...
Il mucchio é nutrito, as usual, facce nuove e vecchie si avvicendano in gruppo...
Molti peones del pedale cercano il numero, rimbalzando alla seconda/terza fiammata...
In un attimo siamo a Besate, una parte gira per la "circonvallazione", molti proseguono dritto.
Ci si riaggancia a Fallavecchia, e via verso la buca.
Il ritmo non diminuisce neanche nel toboga ed é già ora di stringere i denti per affronatre l'Ozzero peak confidando in un'accelerata "leggera" del Cannelatore.
Sulla strada del ritorno verso Rosate perdiamo gli ultimi pezzi, il plotone procede in fila indiana a tutta verso Gaggiano.
Mi stacco e giro con il gruppo dei "pedalatori indomiti".
Sto' ancora bene e per la prima volta voglio provare l'ebbrezza del gruppo del Brazzo.
Doppia fila allegra e siamo all rotona di Binasco, pronti per le ultime fiammate...
Ma che succede?
Verso Casarile restiamo io, Tiziano e il Biondo!
Gli stakanovisti della pedivella, i grandi macinatori di km e di biciclette hanno girato verso casa.
Anche i miei 2 compagni di avventura si fermano in quanto hanno raggiunto casa.
Resto da solo sulla pavese in attesa del fantomatico gruppo della Certosa.
Ma non arriva nessuno...
Pedalo in relax fino a Vellezzo dove, dopo un'ultima occhiata alle spalle, giro desolato per rientrare alla base.
Chiudo il giro con sosta alla casa dell'acqua ad Assago con 110 km in 2h e 58'.

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